Sulle sponde più meridionali del Lago d’Iseo, un anfiteatro naturale celebra il suo rinomato vino locale. È il territorio della Franciacorta, che in occasione del Festival Franciacorta porta migliaia di appassionati alla scoperta di un mondo affascinante molto spesso nascosto dietro all’ottimo prodotto finale, il Franciacorta. Siete pronti a scoprire la Franciacorta? Ecco le tre cantine che ho visitato in occasione del Festival e che consiglio anche a voi!
Ti capita mai di degustare un bicchiere di vino, a tavola con gli amici, e apprezzarlo con gusto? Immagino di sì, capita spesso anche a me. Ma prima era tutto diverso.
Un calice di bollicine è così bello da guardare, da assaporare. Prima per me finiva tutto qui: osservavo le bollicine salire, portavo il calice alla bocca, mangiavo una patatina dell’aperitivo, e poi ridevo di gusto con gli amici. Non mi soffermavo sugli infiniti aromi soggettivi che si fondono in un unico bicchiere. Non mi chiedevo come quelle bollicine di anidride carbonica potessero nascere dal nulla. E non mi rendevo di quanta fatica e quanta passione si nascondessero dietro ad un solo sorso di vino.
Ora qualcosa è cambiato: non ne sono certo diventata un’intenditrice e fatico ancora a percepire quale frutto associare al delicato sapore del mio sorso. Però, quando dalla parte opposta del tavolo, mi viene sussurrato “la senti la frutta secca?”, allora lì, con un piccolo aiuto, il mio gusto comincia a sentirlo.
Ora mi incuriosisco volentieri della provenienza di un’etichetta o del particoolare processo produttivo celato dietro ad una bottiglia dall’aspetto accattivante. Mi immergo nelle vigne e penso che un giorno quell’uva verrà vendemmiata, fatta riposare e dopo molto molto tempo sarà finalmente pronta per essere amata dai nostri palati. Ora non prediligo più le marche più note e famose. Col tempo ho imparato ad apprezzare le piccole realtà, le cantine a conduzione famigliare, quelle che nascono da un sogno diventato realtà.
È per questo che ho amato il Festival Franciacorta. Non è solo un evento promozionale. Contribuisce ad avvicinare le persone al mondo del vino, svelando i misteri dell’incredibile Franciacorta. Riesce a dare valore anche alle cantine meno note, facendone scoprire l’unicità. Non si degustano solo vini, si impara ad apprezzarli per il grande lavoro dietro le quinte, per il giusto abbinamento di cibo, per la passione delle persone che te lo raccontano.
Ma quando c’è il Festival Franciacorta?
Il Festival Franciacorta si tiene in due weekend di settembre, quando ormai le uve bianche sono state vendemmiate e le uve nere aspettano gli inizi di ottobre. Noi abbiamo scelto sabato 19 settembre 2020 per innamorarci di una nuova terra italiana.
Quali sono gli eventi del Festival Franciacorta?
Dalle cavalcate tra le vigne, agli aperitivi al tramonto, dalle visite guidate nelle abazie ai picnic nella natura. Dalle cene ai piedi di un castello, alle immancabili degustazioni, spesso accompagnate da abbinamenti selezionati e visite nelle cantine.
Insomma gli eventi del Festival Franciacorta sono davvero un’infinità e li puoi scoprire tutti sul sito ufficiale! Ma per non vagare in un mare sconfinato, oggi ti aiuto e ti consiglio tre cantine da visitare in Franciacorta!
Tre piccole cantine da visitare in Franciacorta
Cantina Plozza Ome
A ridosso del Lago d’Iseo e nel cuore della Franciacorta, la cantina Plozza Ome è una piccola realtà nata nel 2010 e forte di una storia secolare in Valtellina e nei Grigioni. Circondati da dolci colline e da un vigneto giovanissimo, la nostra visita alla Cantina Plozza Ome è stata davvero una chicca, perfetta per chi vuole conoscere a 360 gradi il mondo del Franciacorta e del Metodo Classico.
Il giovanissimo enologo Luca ci ha guidati tra i vigneti e le diverse sale della cantina: dalla sala dei serbatoi in acciaio per l’affinamento del vino, alla sala dove avviene la fermentazione in bottiglia, tipica del metodo classico. Tra i cavalletti reggenti le bottiglie “a testa in giù”, ho imparato come nascono quelle bollicine tipiche degli spumanti. Ho capito come gli aromi e i sapori del vino nascono dai lieviti. Ascoltando le note delicate del violino di Luca, ho imparato a conoscere più a fondo il Franciacorta e a vederlo con occhi nuovi.
E la teoria è stata subito conferma da un’ottima degustazione di quattro vini prodotti da Plozza Ome. Un fresco aroma di pane tostato mi ha inebriato le papille gustative: era la delicatezza del Franciacorta Brut, invecchiato 18 mesi. Accompagnato da un delizioso piatto di pizzoccheri valtellinesi, il Franciacorta Satèn mi ha conquistata con le sue leggere note di frutta secca. E per il dolce? La scelta è stato il Plozza Franciacorta Rosè, di cui non scorderò facilmente l’accostamento perfetto con la torta di mele caramellate.
Ma la vera sorpresa è stato il calice finale, un Franciacorta Millesimato Pas Dosè, dalla complessa struttura che esprime al meglio i suoi 60 mesi di affinamento. La Cantina Plozza Ome mi rimarrà nel cuore per avermi regalato un’esperienza unica!
Castello Bonomi
E per una location ancora più suggestiva e certamente più nota? Sulle pendici del Monte Orfano, sorge imponente il Castello Bonomi, eletta migliore cantina lombarda del 2017 dall’AIS (Associazione Italiana Sommelier). L’unico Chateau della Franciacorta è circondato da una tenuta di 24 ettari, dove vigneti di Chardonnay e Pinot Nero dominano incontrastati sulle basse colline.
Tra le vigne ancora colme di grappoli scuri e carnosi, degustiamo uno splendido Franciacorta Brut Cru Perdu Grande Annata 2009. Un profumo elegante e intenso ci avvolge i sensi. Poco dopo, il palato si inebria di frutti tropicali, note minerali e una sapidità espressa nel migliore dei modi.
Castello Bonomi organizza spesso eventi come cene in vigna o aperitivi, oltre che ottime degustazioni con visite alla cantina. Noi non dimenticheremo facilmente un calice talmente buono.
Consulta qui le esperienze di degustazione offerte da Castello Bonomi.
Un’ultima cantina da visitare in Franciacorta: Cantina Spensierata
Ma la nostra giornata al Festival Franciacorta non finisce qui. Un’altra cantina ci aspetta, e con lei la passione e l’amore di due genitori che hanno fatto del loro desiderio realtà. Questo sogno realizzato si chiama Cantina Spensierata, nata nel 2014 per opera di Cristian Zaninelli. Insieme a lei coesiste “Ortondo”, un orto completamente biologico a cura della zia.
Ascoltando musica Jazz e ammirando il tramonto dietro i campi coltivati a vigna, assaporiamo i loro Franciacorta Brut e Satèn, “giovani apprendisti con tanta voglia di imparare, fare e dimostrare”, come li definisce Cristian.
Calata la sera, scoviamo un angolino magico della tenuta, con amache appese agli alberi e lucine dorate che le illuminano soffusamente. Ci culliamo dolcemente, brindando alla vita con l’ultimo calice della giornata.
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