Tra le emozioni della calura di luglio e agosto, ormai ho scoperto tutti i segreti più nascosti di Lerici. Nel Golfo dei Poeti, esiste una piccola e intima spiaggia nascosta. È la Caletta di Lerici, tra faraglioni e grotte blu: un’autentica esperienza al di fuori delle rotte turistiche. Che aspetti, vieni a scoprirla?
Lerici, in provincia di La Spezia, è la mia culla estiva, fonte magica di emozioni e avventure, madre di sorrisi e divertimento. Trascorro le giornate di luglio tra gli schizzi del mare, al sole della spiaggia di San Terenzo. Esploro le colorate Cinque Terre e raggiungo in barca la chiesetta di Portovenere. Mi tuffo dalle scogliere di Tellaro e ammiro i rosei tramonti dal molo di Lerici. Non mi stanco mai, vorrei rimanere per sempre nel mio appartamentino ligure e respirare la brezza della costa lericina.
Ma non potrei chiamarla un’estate di Emozione, se non andassi alla ricerca di spiagge nascoste, rinchiuse tra le alte pareti rocciose del Golfo dei Poeti.
Mi sono appena svegliata e nel torpore mattutino mi viene voglia di tranquillità, di pace. Oggi non camminerò sul lungomare tra la folla turistica, non stenderò il telo in un piccolo spazietto della spiaggia rimasto libero. Conosco già la mia destinazione, è la Caletta di Lerici, un piccolo segreto che ho custodito con amore. Oggi visiterò un angolo di paradiso.
Di buon’ora scendo verso Piazza Garibaldi, il trionfo dei colori nel centro di Lerici. Acquisto un bel pezzo di Focaccia che sarà il mio pranzo, e proprio di fianco al forno, Punto Casalini, inizierà la mia avventura.
Alla scoperta della Caletta di Lerici, la spiaggetta nascosta
Imbocco il basso tunnel che mi porterà verso la spiaggia nascosta del Golfo di Poeti. La lieve scalinata mi provoca un leggero fiatone, ma l’atmosfera dei carruggi liguri placa la fatica e raddolcisce l’anima. Le mura rosse delle case mi accompagnano fino in cima.
Qui, mi fermo a riposare e ammiro il panorama che spazia sulla baia. Lo sguardo di estende sul porto di Lerici, il mare azzurro e il cielo che si mimetizza con esso. Sembrano in simbiosi, separati da un’impercettibile linea dell’orizzonte.
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L’impercettibile porta alla Caletta: attenzione!
Un bivio indica la direzione per Maralunga, ma non mi dirigerò verso di essa. Continuo piuttosto sulla strada per Tellaro, e non impiego molto tempo prima di trovare la porta del Paradiso. È un minuscolo antro, poco prima di una cancellata verde. Forse, chi dotato di un buon spirito di osservazione lo noterebbe subito. Ma probabilmente non gli darebbe importanza.
È questo il potere della Caletta di Lerici: si maschera, traveste il suo acceso come l’ambiente circostante e mantiene intatta la sua autentica quiete.
La scala è ripida, devo scendere un bel dislivello per raggiungere il mare. I suoi 300 gradini sono una passeggiata in discesa, ma mi ritrovo ad immaginare la fatica della salita. Niente paura, ne varrà la pena!
La vedo già, ecco la magica Caletta di Lerici. Un’emozione mi invade il cuore, è la sensazione incontrollabile della bellezza del mondo, della natura che non può essere sottomessa all’uomo. Non lei almeno, non la Caletta di Lerici.
La spiaggia nascosta è minuscola e intima. Un alto faraglione centrale emerge dal mare blu. Noto una liana che oscilla al vento e degli scalini in pietra, raggiungibili solo a nuoto, portano fino ad essa. Ascolto il suono leggero delle onde e respiro la pace dei sensi. Nessun altro rumore, solo il canto dei grilli e delle cicale, dall’alto degli alberi circostanti.
I miei piedi affondano tra i sassolini e mi tuffo alla scoperta di grotte misteriose. C’è una cavità a poche bracciate dalla riva. Non resisto alla tentazione e mi addentro nell’oscurità. Ma all’improvviso, da un’apertura sopra la mia testa, un raggio di sole penetra nell’ombra, illuminando tutta la grotta. È una meraviglia unica, che solo il Golfo dei Poeti sa offrire.
Ritorno alla mia riva desolata. Nel silenzio del Golfo dei Poeti, cantato da artisti e scrittori per la sua bellezza, mi sento in armonia con la terra. I miei capelli odorano di salsedine e sento finalmente di appartenere ad un mondo migliore, fatto solo per me, lontano da ogni guaio dell’universo.
Dopo pranzo, la Caletta di Lerici comincia a calare nelle tenebre. Il sole si nasconde dietro la parete rocciosa in cui è rinchiusa la spiaggetta. È ora di andare. Bisogna ritornare nel mondo reale e uscire dal Paradiso. Bisogna scoprire nuovi regni di felicità e magari dirigersi proprio verso il borgo fatato di Tellaro.
Ammiriamo, assaporiamo, fino all’ultimo sorso di tranquillità, ma non fermiamoci in un unico luogo: potremmo prosciugarne la magia, potremmo inaridire la sete di conoscenza.
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Che meraviglia! Lo metto già in lista sperando di riuscire a visitare questo posto al più presto!
M fa piacere, non ti deluderà! A presto, Luna 🙂
Si la prossima estate sarà un luogo perfetto per evadere dalla massa turistica😍
Buonasera, qualcuno ha per caso le coordinate esatte per arrivare all’imbocco della scalinata perché, essendo ipovedente, potrei avere difficoltà a individuarla. Grazie!
La caletta nascosta di Lerici è sicuramente uno dei luoghi più belli don lerici. Grazie per le indicazioni!
Figurati! Spero raggiungerai la Caletta di Lerici questa estate😊
ciao! vorrei capire meglio il percorso da fare per poterci arrivare, in questo momento sono in piazza Garibaldi e spero di ricevere una risposta al più presto 😍
Ciao Giulia! Vedi la focacceria punto Casalini? Proprio di fianco c’è un tunnel, imboccalo percorrendo tutti gli scalini fino alla fine. Ti ritroverai su una strada, vai a destra (non verso maralunga) e dopo una decina di metri fai attenzione a un piccolissimo buco prima di un cancello. Da lì partono delle scalette per arrivare alla Caletta😊