Nel cuore della Valle dei Calanchi sorge Civita di Bagnoregio, un insolito borgo aggrappato alla cima di una collina tufacea. Non sorprende il suo soprannome, la “Città che muore”: l’erosione del tufo rende incerto il futuro del borgo e lo pone in balia dei fenomeni atmosferici. Se ancora non ne sei convinto, Civita di Bagnoregio è davvero un luogo “oltre le solite mete”. Allora sei pronto? Scopriamo insieme cosa vedere a Civita di Bagnoregio e tutte le informazioni utili per visitarlo (costi, orari, parcheggio)!
Era una calda giornata di luglio e il nostro On The Road tutto italiano era quasi a metà. Partivamo dalla Val d’Orcia e da Radicofani con l’emozione nel cuore e saremmo infine arrivati a Gaeta, dove avremmo assistito al mistero della Montagna Spaccata. Ma “rotolando verso sud” decidiamo di fare tappa in un borgo davvero “oltre le solite”, come mi piace chiamarli, ovvero insoliti o lontani dalla massa turistica.
Arriviamo nel cuore della Tuscia Viterbese, dove spicca imponente Civita di Bagnoregio, uno dei Borghi più belli d’Italia. Migliaia di turisti all’anno vengono affascinati dalla particolare “Città che muore”. Il motivo di questo tetro nome? Il borgo si aggrappa ad una collina di tufo, le cui pareti si sgretolano per 5-6 centimetri l’anno a causa dell’erosione del vento e della pioggia. Chissà se fra cent’anni il borgo esisterà ancora!
Civita di Bagnoregio: dove trovare parcheggio
Civita di Bagnoregio non è accessibile direttamente in auto. Perciò si dovrà scegliere di lasciarla in uno dei parcheggi vicini. Noi arriviamo nel piccolo centro di Bagnoregio, dove troviamo parcheggio anche se abbastanza affollato. Da Piazza Battaglini, impieghiamo circa una mezzoretta di camminata fino alla porta della “Città che muore”. (Clicca qui per vedere la posizione! )
Il parcheggio più comodo, a soli 500 metri dal borgo, è quello del Belvedere di Civita. Ma solo i più mattinieri avranno la fortuna di trovare posto qui, in quanto i posteggi non sono molti. Il costo è di 2 Euro l’ora.
Civita di Bagnoregio: Costi e orari di accesso
Civita di Bagnoregio è un borgo molto particolare e come tale non può che avere una via di accesso davvero insolita! Il colle su cui sorge è collegato alla terra ferma soltanto da un lungo ponte di 300 metri transitabile esclusivamente a piedi. Solo i residenti e i lavoratori hanno il permesso di percorrerlo in motorino a determinati orari!
Per l’accesso a Civita di Bagnoregio, bisogna inoltre acquistare un biglietto di 5 Euro a persona, i cui ricavati potranno garantire la conservazione del borgo che sta morendo. L’ingresso per i bambini al di sotto dei 6 anni è gratuito, così come per chi alloggerà all’interno della città vecchia. I biglietti si possono acquistare appena prima del ponte, alla biglietteria di Mercatello, oppure prenotandoli direttamente online evitando così lunghe code nei giorni di afflusso turistico.
Cosa vedere a Civita di Bagnoregio
Civita di Bagnoregio è stata una fiorente città, già dall’epoca etrusca da cui risale la sua origine. Ma già allora il suo futuro era incerto e precario. Seguirono i romani, che costruirono opere di canalizzazione per evitare che l’acqua piovana erodesse il tufo. Infine nel Medioevo, il borgo acquistò il suo aspetto attuale. Ma nel 1695 un violento terremoto distrusse l’unica via di comunicazione che la collegava al Bagnoregio. Da quel punto iniziò il suo lento declino e il tempo si fermò.
Il Belvedere di Civita
La nostra prima tappa a Civita di Bagnoregio è il suo meraviglioso Belvedere, prima ancora di attraversare il ponte sospeso e la porta delle mura. Non abbiamo più fretta di arrivare nel vivo del borgo. Civita da lontano è lo spettacolo più bello della giornata e vogliamo godercelo con calma. Sullo sfondo, la Valle dei calanchi diventa protagonista eti accorgi che non solo Civita è in pericolo. Tantissime case di altri borghetti si trovano su un precipizio tufaceo, in balia di una folata di vento.
La Grotta di San Bonaventura
Proprio di fianco al Belvedere, notiamo una scaletta quasi nascosta, che porta verso il basso. Lì sotto si trova un’antica tomba etrusca oggi chiamata “La Grotta di San Bonaventura”.
Secondo la leggenda San Francesco era solito pregare in questo piccolo antro e proprio qui guarì miracolosamente un bambino. Gli augurò “Bona ventura!” e una volta adulto il giovane volle entrare nell’ordine francescano, nominandosi Buonaventura.
Percorrere il ponte sospeso e attraversare la Porta di Santa Maria
Davanti a noi imponente e rossiccia, sorge Civita di Bagnoregio, con la sua unica torre campanaria che svetta nel cielo. Sembra lontanissima e attraversare il ponte sembra davvero arduo, soprattutto per la salita finale! Ma non è così. Percorrere a piedi quel ponte è un’esperienza a sé, un cammino verso l’obiettivo finale, ma il cui viaggio è reso bellissimo dal panorama che ti circonda.
Dopo 300 metri sospesi nel vuoto, arriviamo alla cinta muraria della città, dove Porta Santa Maria ci accoglie nella Città che muore.
Passeggiare tra i vicoletti di Civita di Bagnoregio
Entrata nella città, non desidero altro che perdermi tra i regolari vicoletti. La magia si respira nell’aria, con moderni negozi di souvenirs che si alternato a piccole scalette in pietra, frantoi, palazzi medievali e gatti che sembrano essere più numerosi degli abitanti di Civita (a quanto pare solo undici!). Sul punto estremo del borgo arrivo ad una terrazza panoramica che lascia senza fiato: la Valle dei Calanchi meraviglia ancora!
La Casa di Pinocchio e Geppetto
Una porticina nascosta attira la mia attenzione. È un vecchio frantoio, ma all’ingresso è segnalato chiaramente “Casa di Pinocchio”. È proprio lì dentro infatti che sono state girate nel 2008 le scene del film Pinocchio. Ora è diventata una casetta museo, dove all’interno si ammirano vecchi utensili e si ricordano le scene più celebri della fiction. L’ingresso costa 2 Euro.
Piazza San Donato
Tra i vicoletti, ad un certo punto si apre l’ampia piazza San Donato su cui si affaccia una delle chiese più importanti della Tuscia Viterbese. Secondo la tradizione, le origini dell’omonima chiesa risalgono al V secolo. Ma dopo numerose restaurazioni è diventata un eccellente esempio di chiesa cinquecentesca rinascimentale.
Per ricordare il futuro incerto del paese e il suo passato travagliato, a Civita di Bagnoregio esiste anche il Museo Geologico e delle Frane, all’interno di Palazzo Alemanni. È proprio qui che si può comprendere l’evoluzione del territorio di Civita, la sua storia, ela lotta per lasopravvivenza minacciata da terremoti, frane ed eventi atmosferici.
Per più informazioni, puoi consultare il sito ufficiale del Museo Geologico e delle Frane!
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