Due giorni a Muscat sono infiniti. Le perle dell’Oman sono così dense di bellezza da far sembrare eterno ogni attimo di contemplazione: nuoto nel mar cristallino delle Isole Daymaniyat, mi perdo nel colorato Souq di Mutrah, mi specchio tra i luccicanti marmi della Grande Moschea e del Palazzo Reale. Siete pronti a scoprire insieme cosa vedere a Muscat? Io non vedo l’ora!
Quanta storia, quanta cultura possono offrire due giorni a Muscat. E il relax? Le belle spiagge bianche dell’immaginario più che comune? Non molto lontano dalla capitale dell’Oman esistono spettacoli naturali sorprendenti.
Cosa vedere a Muscat: primo giorno
Isole Daymaniyat
Il terzo giorno di vacanza in Oman, salpiamo di buon’ora verso la Riserva naturale delle Isole Daymaniyat. Invisibili all’orizzonte della sera prima, aride terre rosse cominciano a prendere forma nell’indistinta nebbiolina del cielo.
Che dire! Non posso aspettare di tuffarmi nel mare turchese. Pesci variopinti sguazzano a banchi, mi diverto a sparpagliarli, ma improvvisamente…
“Tartaruga!”, urlo ancora col boccaglio tra le labbra e tentando di non soffocare. Scappa veloce. Sbraccio, la inseguo, mi immergo più in profondità, la colgo di sprovvista e finalmente la tocco. Un millisecondo che sembra durare in eterno. Un wow che sussurrato nel boccaglio rimbomba senza senso nella vastità del mare. Ma solo io lo sento. La mia mano si appoggia sul guscio incrostato di alghe pelose e rimango sospesa tra l’acqua e l’emozione.
Palazzo Reale Al Alam
È Mutrah la zona più affascinante della capitale. La città vecchia si affaccia sulla cornice incantevole del mare e ogni passo percorso racconta una storia ancorata al passato. Niente grattacieli, nemmeno cemento se ne vede. È evidente il rispetto per l’architettura tradizionale.
Il palazzo reale Al Alam trasmette armonia, incastonato in una stretta baia e protetto da due antichi forti. È la residenza del vecchio Sultano Qaboos, il secondo Sole dell’Oman, colui che diede inizio alla Rinascimento del paese. Colui che fece costruire la più grande Moschea dell’Oman.
Cammino fra i marmi bianchi e luccicanti dei palazzi ministeriali e mi pervade un senso di pace. Sarà perché l’esibizionismo viene lasciato da parte. O forse solo perché il padiglione richiama i colori azzurri e gialli dei rigogliosi giardini fioriti.
Nulla lascia pensare ad una prestigiosa dimora, tutto richiama l’umiltà del popolo omanita. Il loro spirito di generosità è racchiuso qui dentro.
Si avvicina ormai il tramonto. Dalla Cornice di Mutrah sprigiona i suoi bellissimi colori arancioni, ma qui vicino c’è qualcosa che stranamente mi attira più del tramonto e io non posso perderlo.
Il colorato Souq di Mutrah
È il tradizionale Souq di Muscat. Nulla a che vedere col Mercato di Nizwa, che prende vita in ogni angolo del villaggio. Il grande Bazar è un intricato labirinto di tappeti, essenze, spezie e lanterne variopinte.
Strofino la Lampada di Aladino. Il Genio? No. Niente creature fantastiche, niente ori immaginari.
Ma chiudendo gli occhi, tra le vocianti urla di contrattazione, scopro il profumo dell’incenso fumante. È una lotta tra gli odori più sovrastanti e quelli più tenui. Ognuno vuole emergere ed entrare nelle tue narici.
Il cumino nero impregnato nelle bianche vesti si mescola a quello della mirra dorata. Il fumo del sandalo ocra, che rinfresca le loro toghe da festa, vince sul cardamomo verde del caffè. Mentre la sensuale essenza di Jasmin è sovrastata dal dolce profumo delle polveri di spezie.
E aprendo gli occhi, nell’ennesimo negozietto di Ali Baba, tutto è realtà. I colori e i profumi.
Ma sono i cunicoli laterali quelli più veri. Lontani dalla folla turistica, alzo gli occhi e vedo vestitini da neonato appesi, sandali, prodotti per la casa, e cianfrusaglie sparpagliate di ogni genere.
Questa è la buona occasione. Contrattare fino al centesimo per i nostri ricordi da soprammobile. Ma scegliamo qualcosa di più che il mero souvenir da scaffale. Scegliamo di portare nella nostra Italia i profumi del Souq, le gemme di incenso da bruciare, le pietruzze della mirra e la spessa polvere del sandalo.
Le sensazioni di quel giorno rimarranno indelebili. Ogni volta che la scintilla sarà accesa riemergeranno i ricordi, le delicate essenze inonderanno la stanza e saremo capaci di viaggiare nel tempo.
Ci resta ancora un’immancabile cosa da vedere. Dovremo aspettare il giorno dopo, ma non perdiamo tempo. E così gustiamo una bella cena di pesce in uno dei tanti ristoranti turchi.
Cosa vedere a Muscat: secondo giorno
La Grande Moschea del Sultano Qaboos
È ancora molto presto. Mi godo la quiete e il silenzio del luogo religioso, la Grande Moschea del Sultano Qaboos. Sono appena le 8 di mattina e ancora non c’è traccia dell’orda di turisti che presto arriverà. Mi sento come circondata da candida neve bianca, ma in realtà sono solo gli splendenti marmi indiani che luccicano ai caldi raggi del sole. Il calore è quasi insopportabile. Dopotutto il dress-code non aiuta: maniche lunghe, gonna fino ai piedi e velo sul capo nel rispetto dell’islamismo.
Ma qualcosa mi dà sollievo. Sono i miei piedi scalzi che camminano sul freddo pavimento in cui quasi posso specchiarmi.
Mi aggiro per la musalla principale, la stanza della preghiera destinata agli uomini, e capisco bene perché la Moschea sia una delle più grandi del mondo. Guardo in aria e un lampadario di 600.000 Swarowski è appeso proprio sulla mia testa. 9 tonnellate di lampadario! Guardo in basso, sto camminando su un tappeto persiano realizzato a mano in 4 anni. Il Mirhab, la nicchia che indica la direzione di La Mecca, ha decorazioni straordinarie.
E la stanza di preghiera delle donne? Beh, è una piccola stanzetta, neanche troppo addobbata. Può contenere solo 750 donne. Una bella differenza se consideriamo i più di 6000 uomini che possono entrare nella musalla principale.
Riflettiamo un momento sul significato di un luogo così importante per il popolo omanita, ma il caldo è troppo opprimente.
Dentro alla nostra piccola macchinina in affitto, alla soffusa musica di Bob Dylan, osservo Muscat che si allontana e penso alle magnifiche avventure che ancora mi aspetteranno. Immagino la schiusa delle uova di tartaruga sotto la notte più stellata e le storie davanti al fuoco nel deserto. Sorrido alle future nuotate sotto le cascate dei Wadi e mi godo i raggi del sole filtrati dal finestrino prima di godermi un’altra splendida giornata.
Ti aspetto sul mio profilo Instagram, per viaggiare insieme ogni giorno!
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Davvero bellissimo. Complimenti!
L’Oman è una destinazione che è abbastanza in alto nella mia lista di posti da visitare! E sicuramente faremo una tappa a Muscat perchè dicono che sia una città molto bella!
Si Muscat merita davvero, ma tutto l’Oman è pieno di bellezze!