Nell’entroterra della Liguria di Levante, si nasconde una valle incantata, fatta di piccoli borghi, boschi, cascate e panorami stupendi. È la Val di Vara, poco conosciuta e lontana dalle principali rotte turistiche della regione. In provincia di La Spezia, fiumi, castelli e montagne la attraversano, rendendo il suo territorio tutto da esplorare. Sei pronto per una nuova gita “oltre le solite mete”? Scopriamo insieme cosa vedere in Val di Vara!

Il mio amore per la Liguria non ha misure. Da quando sono bambina, passo le mie estati nel magico Golfo dei Poeti, tra le case colorate di Lerici e le sue calette nascoste. Quest’anno però è stato diverso. La recente quarantena a causa del Covid-19, mi hanno trasmesso una voglia diversa: riscoprire le bellezze italiane. Ho abbandonato quindi il relax delle spiagge, alla ricerca di nuove destinazioni fuori dai soliti itinerari turistici e che mi trasmettessero nuove emozioni.
E così ho visitato Montemarcello, il magico borgo di La Spezia. Sono tornata nella piccola caletta nascosta di Lerici. Ho affrontato 1100 scalini per arrivare in un paradiso sconosciuto, Monesteroli, non lontano dalle famose Cinque Terre.
Poi, in un ristorante della Val di Vara, ho incontrato Eleonora. Parlando con lei del blog e del mio obiettivo (raccontare di luoghi poco conosciuti e lontani dalla massa, secondo la mia esperienza personale) mi ha invitata subito a scoprire il suo territorio spesso sottovalutato dal punto di vista turistico.
Ed eccomi in Val di Vara, tra la pace dei suoi borghi e l’atmosfera tranquilla della sua natura!
Cosa vedere in Val di Vara: i suoi borghi
Pignone
Pignone mi accoglie così: “ATTENZIONE RALLENTARE, in questo paese giocano ancora i bambini per strada”. E come dichiarato da quel cartello che apre le porte del piccolo borgo, Pignone è davvero uno dei paesini più tradizionali e tranquilli che io abbia mai visitato. Si nota subito all’arrivo in Piazza Marconi. Nessun turista, solo i vecchi abitanti di Pignone, seduti in fila, che chiacchierano e sembrano essere amici da sempre.

Ma è anche nei suoi vicoletti che si nasconde la tipicità del paese, chiamato l’antica porta delle Cinque Terre. Le sue casette dai colori caldi rispecchiano l’anima della Liguria, ma hanno in sé qualcosa di unico, uno spirito di tradizione incontaminata che può trovarsi solo dove il turismo di massa non è ancora arrivato.
Sono tre i gioiellini di Pignone: la Loggia Comunale, nella piazza principale, sotto il quale gli abitanti del paese giurarono fedeltà agli Sforza. La Parrocchiale di Santa Maria Assunta, risalente al lontano XIV secolo, che spicca col suo antico campanile giallo tra i vicoletti stretti. E infine, un piccolissimo ponticello in pietra, che mi affascina per la sua particolare forma a schiena d’asino. Oggi il ponte è ancora inagibile per la terribile alluvione che avvenne nel 2011.

Brugnato
Poco distante da Pignone, si trova uno dei “Borghi più belli d’Italia”, dalla particolare forma a tenaglia. È Brugnato, un piccolo paesino le cui case si stringono intorno al vecchio monastero. Entrando nel borgo dalla porta della Chiocciola, noto timidi gatti e portali in arenaria, tipici della Lunigiana. Piccoli tunnel portano verso la piazza principale e in una quiete quasi surreale si arriva alla Cattedrale di San Pietro, Lorenzo e Colombiano, considerata una delle più belle della Liguria.

La sosta a Brugnato non è stata lunga, ma suggestiva abbastanza da comprendere lo spirito della Val di Vara.
Rocchetta di Vara
Il terzo borgo della Val di Vara che visitiamo è Rocchetta di Vara, dove subito si viene accolti dalla Chiesa di Santa Giustina. Rocchetta di Vara è un borgo davvero piccolo, che visitiamo in pochi minuti. Ma qui si respira autenticità e tradizione tra i suoi vicoletti e le case in pietra. Le sue frazioni ampliano il comune di Rocchetta: Beverone, Garbugliaga, Stadomelli, Veppo e Suvero, dove ogni anno si tiene il caratteristico Carnevale dei “belli e dei brutti”.

Cosa vedere in Val di Vara: la sua natura
La Val di Vara non è solo territorio di borghetti medievali che rispecchiano le tradizioni di un tempo, ma è anche natura incontaminata, panorami mozzafiato, pace, boschi rigogliosi e laghi misteriosi.
Lago Puro di Valgiuncata
Lasciata alle spalle Rocchetta di Vara, ci dirigiamo verso il comune di Zignago, in località Valgiuncata. Qui si trova un torrente misterioso, in cui spuntano strane casette di fate e piccole cascatelle. È il Lago Puro, dove si respira la vera pace nella natura incontaminata della Val di Vara.

Poco prima del cartello che indica l’arrivo a Valgiuncata, lasciamo l’auto in un piccolo spiazzo. Da qui, imbocchiamo un corto sentiero chiaramente segnato verso il boschetto. In pochi minuti mi trovo tra le acque fredde del torrente in cui sguazzano piccoli girini.

Ogni rumore si attenua, le fronde degli alberi oscillano al vento, mentre lo scrosciare del fiume domina incontrastato. Ponticelli in pietra collegano le sponde poco lontane del sottile rivolo, mentre piccole cascate superano senza difficoltà i dislivelli del letto roccioso.

Da qui, si può intraprendere anche un sentiero verso Serra Maggiore e visitare l’antico paesino di Valgiuncata, ma decidiamo di rilassarci a bordo dei piccoli laghetti al dolce rumore delle cascate. Se la pace non è qui, dov’altro si può trovare?
La cima del Monte Cornoviglio
Dopo aver pranzato al ristorante Cuccaro, ci dirigiamo verso un’altra località immersa nella natura della Val di Vara: il Monte Cornoviglio. Si trova sull’Alta Via dei Monti Liguri, nel comune di Calice al Cornoviglio, ad un’altezza di ben 1162 metri sul livello del mare. Lasciato il ristorante, imbocchiamo la Strada Provinciale 6 in direzione Villagrossa e imboccata una stradina sterrata, ci ritroviamo ai piedi del monte.

Saliti in vetta, mi accorgo come il Monte Cornoviglio sia davvero il balcone naturale della Val di Vara. Da qui, ammiro all’orizzonte le Alpi Apuane, con le loro cave di marmo bianco, le coste dell’Alta Versilia, il Golfo dei Poeti e le insenature di La Spezia. Mi dicono che nei giorni più nitidi, lo sguardo può arrivare fino alla lontana Corsica! Sento solo i campanellii delle mucche che pascolano nei prati verdi ai piedi del monte, tutto il resto è silenzio intorno a me. E in questa pace provo una sensazione di potenza. In cima alla montagna, mi sembra di dominare tutto; loro così piccoli sotto di noi, e noi così grandi rispetto a loro.

Cosa vedere in Val di Vara: i suoi castelli
I borghi e la natura della Val di Vara mi hanno conquistata, ma c’è un terzo elemento caratteristico di questo territorio pieno di sorprese. Sono i suoi castelli, sorti quasi mille anni fa a scopo difensivo. Sono tantissimi, da quello di Varese Ligure a quello di Suvero, da quello di Bolano a quello di Beverino. Noi ne abbiamo visitati due, il castello di Calice, e quello di Madrignano.
Castello di Calice
Ai piedi del Monte Cornoviglio, si trova il Castello Doria-Malaspina di Calice. Già dal basso della collinetta su cui sorge, il suo torrione cilindrico appare maestoso. Ma è arrivati in cima, che scopro con sorpresa la pluralità di funzioni a cui oggi è adibito il castello.

Se in passato fu edificio difensivo dei Malaspina, residenza della marchesa Placida Doria, sede del locale podestà, e poi col Regno d’Italia del giudice mandamentale, oggi ospita invece molti musei. Qui infatti, oltre ad alcuni uffici comunali e al Centro di Educazione Ambientale del parco naturale regionale di Montemarcello-Magra, si trovano anche il museo dell’Apicoltura, la pinacoteca David Beghè, il museo Pietro Rosa e il Museo della Brigata Val di Vara.
Castello di Madrignano
A pochi chilometri da Calice, si trova un altro possedimento dei Malaspina. È il castello di Madrignano, che sovrasta il suo piccolo borgo antico. Fin dall’inizio della sua storia, il castello di Madrignano ha subito numerose distruzioni ad opera della Repubblica di Genova, degli eserciti franco-spagnoli, del terremoto in Lunigiana del 1920 e persino a causa dei bombardamenti aerei della seconda guerra mondiale. Dal 2016, dopo lunghi lavori di restauro, il Castello è finalmente visitabile.

Ma ciò che mi affascina di più è il suo panorama spettacolare, in posizione più ravvicinata rispetto alla vetta del Monte Cornoviglio. Da qui distinguo nettamente il corso del fiume Vara, mentre le coste della Versilia e della Liguria compaiono nitide all’orizzonte. Il mare si confonde nell’azzurro del cielo, mentre un’atmosfera magica avvolge il castello.
Dove mangiare in Val di Vara
Immerso in un bosco di pini silvestri e pini neri, la cosiddettaPineta di Suvero, il ristorante Cuccaro Club, mi ha deliziata con i suoi primi piatti e il suo dolce della casa. Tortelli d’erbetta con semi di papavero e una sacher squisita hanno soddisfatto il mio palato a metà della mia gita in Val di Vara. E come chicca, intorno a noi si apriva un’ampia vetrata affacciata sulla suggestiva pineta.
Per una vista panoramica meravigliosa sulla valle del fiume Vara, fino al Golfo dei Poeti, allora si sceglie il ristorante Il Caminetto, nel piccolo paesino di Tranci. L’ho provato la sera in cui ho conosciuto Eleonora e sono rimasta affascinata dalla sua vista mozzafiato e dai suoi piatti. In un’atmosfera informale e allegra, si gustano ottimi primi come i ravioli al ragù o di pinoli e ricotta, o tagliatella alla germana. Anche i secondi sono veramente gustosi: dalla tagliata di angus alle carni classiche cotte su uno spiedone e servite su pietra ollare. E per non farvi mancare nulla, assaggiate i loro dolci fatti in casa!
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