Nel cuore della Valpolicella, un’insolita oasi naturalistica ci esalta la percezione dei sensi. Il mormorio della vegetazione, il fruscio della fauna nascosta e la fragorosa musica delle sue cascate ci immergono in una lontana foresta tropicale. È il Parco delle Cascate di Molina, un autentico angolo di Paradiso nella natura incontaminata. Sei curioso? Vieni con me alla scoperta dell’antico borgo di Molina e del suo Parco delle Cascate!
Non credevo arrivasse il momento. E invece, dopo quasi 4 mesi di lockdown, per la prima volta riusciamo finalmente ad oltrepassare i confini della nostra regione. Era da molto tempo che desideravamo visitare la Valpolicella per la sua rinomata tradizione vinicola. Ma oggi la nostra giornata inizia in un luogo diverso, di cui non conoscevo l’esistenza prima di ieri.
Oltrepassiamo Verona e ci dirigiamo sempre più a Nord, fino a raggiungere la verdeggiante Lessinia, tra le Prealpi venete. Ci inoltriamo tra boschi e colline squadrate, mentre le note festose di George Ezra ci fanno respirare aria di weekend e accendono sempre di più il nostro entusiasmo!
Molina, l’antico borgo dei Mulini
Lasciata l’auto in un grande parcheggio gratuito, inizia la nostra esplorazione! Non possiamo che cominciare dal grazioso borgo medievale di Molina. Il tempo ci assorbe nella sua dolce lentezza, ogni dettaglio dietro l’angolo è una scoperta di armonia e bellezza, mentre la natura guida il ritmo del paese.
Balconi fioriti e persiane in legno ricordano lo stile di un borgo di montagna, ma ciò che mi colpisce di più sono le pietre bianche con cui le casette vengono costruite. È la pietra di Prun, estratta proprio dalle montagne della vicina Valle di Negrar.
Mi guardo intorno e tutto mi affascina. L’alto Campanile di Breonio sovrasta gli abitati. Una bandiera veronese sventola orgogliosa davanti ad una bottega di vini locali e birre artigianali. Una stretta viuzza ospita la bancarella di un produttore agricolo locale: marmellate, olio, vini, ma soprattutto tantissime ciliegie polpose colte la mattina riempiono il banchetto delle Terre di Molina. Tra i loro allettanti prodotti si riconosce la genuinità del territorio, l’autenticità della sua tradizione e un prezioso equilibrio tra uomo e natura. La Valpolicella è nota per la coltivazione di uve e ciliegie e qui, davanti a noi, si conserva la sua memoria storica. Non ci facciamo sfuggire un cestino di ciliegie!
Ma Molina è celebre per i suoi passati mulini, azionati dalle stesse acque che oggi alimentano i bellissimi torrenti del Parco delle Cascate di Molina. Il più famoso è il Mulin di Lorenzo, le cui ruote, parecchi anni fa macinavamo cereali e si dedicavano alla follatura della lana. Oggi quelle stesse ruote sono diventate pezzi da museo per conservare intatta l’identità del paese e mostrarla con onore ai visitatori di Molina.
Colta la bellezza del piccolo borgo, non ci resta che avventurarci nel selvaggio Parco delle Cascate!
Il Parco delle Cascate di Molina
Imbocchiamo una piccola stradina, una vecchia mulattiera dedicata in passato al passaggio di carovane. Il sole di mezzogiorno batte forte in cielo, illumina il sentiero di una luce meravigliosa, mentre ulivi e ciliegi mi circondano di dolci profumi estivi.
Un vecchio mulino del 1718 segna l’entrata nel Parco delle Cascate, 80 mila metri quadri che racchiudono l’esuberanza del torrente Progno e paesaggi naturali sublimi. Mi accorgo che tenendo in mano quel cestino di ciliegie gustosissime, mi è venuta proprio fame! Ci fermiamo per il pranzo nell’area Pic-nic, degustando panini, e i prelibati frutti rossi, mentre studiamo la mappa all’ombra del bosco.
Il Parco delle Cascate di Molina: il percorso
Comincia la nostra avventura! Nel Parco si può scegliere tra tre percorsi in base alla durata e alla difficoltà, il Nero, il Rosso e il Verde. Noi ci inoltriamo nel percorso rosso che condivide la maggior parte del sentiero con quello nero. La prima tappa nel Parco delle Cascate di Molina è la Grotta Preistorica, che per millenni ha conservato intatti reperti archeologici e tracce di attività dei nostri antichissimi antenati.
Uno stretto sentiero scende verso la gola del Parco, intorno a me profumi di pini, cedri e tigli si fondono con i colori sgargianti della vegetazione, dei fiori di sambuco, degli olmi e degli aceri. I suoni del torrente si fanno sempre più acuti, lo scrosciare dell’acqua è ormai vicino. Ed ecco il Progno, che calmo e leggero scorre verso l’Adige. Ma ci sono punti in cui il torrente prende vigore, scorre veloce, incontra uno strapiombo della roccia e si trasforma in bellissime cascate.
La prima che incontriamo è la Cascata dell’Orso, un emozionante salto in un laghetto verde. Ormai non sembra più di stare in Italia. Tutto mi ricorda le grandi foreste tropicali fitte di vegetazione, ma qui ci troviamo proprio nel nostro Bel Paese!
Il percorso continua tra rocce coperte di edera e ponticelli. Una leggera deviazione ci porta in uno degli angoli del parco che ho amato di più: il Doppio Covolo. Qui, una cascatella meravigliosa sgorga dal soffitto roccioso eroso e diviso esattamente in due parti complementari. Non vedo animali, ma posso percepire nel silenzio i rumori della fauna: intorno a me si nascondono gufi, salamandre, rane e ululoni dal ventre giallo. Qui, la natura domina incontrastata.
Tornati sui nostri passi, ci aspetta la Scala delle Vertigini, sospesa nel vuoto e addossata alla roccia! Ma oltrepassata, una lunga serie di cascate ci regala bellezza: il Pozzo dell’Orso, la Cascata del Tombolo, del Tombolino, e una lunga carrucola che permette di sovrastare il torrente.
Ma non è finita qui! Proseguendo tra la vegetazione ci imbattiamo nella Cascata del Marmittone, nella Cascata Spolverona e in croci misteriose incise nella roccia. Arrivati alla Cascata Nera, una lunghissima altalena dondola gli intrepidi verso l’acqua che cade dal precipizio della montagna. L’ultimo fantastico paesaggio che ci fa emozionare è la Cascata Verde, proprio affiancata alla Grotta della Sacchetta.
Il sentiero nel Parco delle Cascate di Molina è ormai terminato, tre ore di pura meraviglia sui Monti Lessini. L’armonioso gorgoglio del Progno ci ha accompagnato per tutto il tragitto, le fragorose cascate mi hanno inebriato il cuore di felicità, di rare emozioni che riesco a provare davanti alle suggestioni dei paesaggi incontaminati, davanti alla bellezza della natura. Qui, al Parco delle Cascate, ho capito quanto l’Italia sia ricca di meraviglia, a pochi passi da casa.
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Bellissimi questi percorsi nella natura. Già la zona è bellissima, posso solo immaginare cosa possa essere questa passeggiata. Le escursioni migliori finiscono sempre con una cascata…
Non so se prenderla alla lettera, o intendere una bella caduta alla fine della gita😂
Non conosco questa zona, dal tuo post mi ispira molto, nuovi spunti interessanti!
Ma che bella questa passeggiata fra le cascate! Credo che farò presto a convincere mio marito a venire in quelle zone dato che il Valpolicella è uno dei suoi vini preferiti!
Io adoro le cascate, soprattutto quando per arrivarci devi fare un bel percorso nella natura.
Queste me le segnerò, non le ho mai viste!
La Valpolicella è proprio un territorio ricco di meravigliose mete e di una natura davvero mozzafiato: la conosco poco, ci sono stata solo un paio di volte e mi sono ripromessa di conoscerla meglio in futuro!
Si merita! È un luogo da riscoprire appena potremo