Sei indeciso se partire per l’ Erasmus a Parigi ai tempi del Covid? Vuoi una rassicurazione, scoprendo i suoi vantaggi? O semplicemente ti piacerebbe scoprire come ho vissuto la mia esperienza a Parigi? Ecco qui una lista dei pro e dei contro, provati sulla mia pelle, che potresti trovare utile se volessi partire in Erasmus!
Sono partita per Parigi in febbraio 2021, in piena pandemia da Covid-19. Non è stato facile reggere la pressione dell’incertezza del viaggio fino all’ultimo. Solo a tardo novembre mi è stato realmente confermato l’Erasmus all’università Paris Dauphine. Ho cercato un appartamentino in tutta fretta pubblicando un annuncio su un gruppo Facebook… e sorpresa! All’arrivo non esisteva.
A parte questo grande inconveniente, la mia esperienza Erasmus a Parigi, fino ad ora, sta procedendo più che bene! Sono stata ingaggiata da una troup per filmare una videoclip, ho conosciuto alcuni (pochi ma buoni!) amici italiani, sto migliorando il mio francese di giorno in giorno, e sto esplorando con gli occhi pieni di meraviglia una delle città più belle del mondo!
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Alcune restrizioni che non dipendono da noi
Purtroppo ai tempi del Covid, noi studenti non siamo gli unici a poter decidere se partire o no per l’Erasmus. Ci sono tantissimi altri fattori che potrebbero impedirlo, primo fra tutti la decisione dell’Università di origine o di quella partner di non farci partire o di non accoglierci.
Ma se sarete tra i pochi fortunati che potranno partire, state tranquilli che alle frontiere non vi fermeranno. L’Erasmus rientra tra gli spostamenti di necessità. Tuttavia, potrebbero richiedervi il certificato di un tampone negativo, svolto nelle 72 ora precedenti, come è successo a me, o addirittura l’obbligo di sottoporsi a quarantena una volta arrivati. Queste restrizioni cambiano oramai di mese in mese, quindi, prima di prenotare il volo, assicuratevi di controllare bene tutte le condizioni sul sito dell’Ambasciata Italo-Francese.
Pro e Contro dell’Erasmus a Parigi ai tempi del Covid
Siete ancora indecisi? Ecco una lista dei pro e dei contro dell’Erasmus a Parigi, maturata secondo la mia esperienza personale. Io ovviamente faccio riferimento alla città di Parigi, ma l’elenco dei Pro e dei Contro, potrebbe adattarsi a moltissime altre città europee, a condizione che si controllino bene le restrizioni in vigore!
Contro dell’Erasmus a Parigi ai tempi del Covid
Partiamo dai Contro, che sono molti ed intensi, così che poi potrete essere rassicurati dai Pro, e non perdere l’occasioni di partire per questa magnifica esperienza (lo avete capito che sono di parte?)
- Lezioni online: uno degli svantaggi di partire per l’Erasmus ai tempi del Covid è proprio l’eventualità di non frequentare le lezioni in presenza. L’università Paris Dauphine, secondo le disposizioni ministeriali, ha dato avvio a inizio febbraio ad un graduale ritorno in aula al 20%. Concessione che però potrebbe essere negata in caso di nuovi peggioramenti. Inoltre, come nel mio caso, sono pochissimi i corsi che vi hanno aderito. Su 14 ore di lezione, io posso frequentarne sono 1,5 in presenza, e altre 3 ogni due settimane. Dopotutto però non dovresti frequentare le lezioni online anche nella tua università d’origine? … Almeno sei a Parigi!
- Restrizioni di movimento o orarie: Per ora in Francia non ci sono restrizioni di movimenti, si può viaggiare liberamente in tutta la nazione anche per svago! Sarebbe bello se fosse finita qui! Eh no, su tutto il territorio nazionale è imposto il coprifuoco dalle 18.00 alle 06.00, la chiusura di bar e ristoranti, luoghi culturali, palestre, cinema e teatri. Insomma cosa rimane di Parigi? Perde la sua magia? Lo scoprirete nei Pro!
Vi consiglio, ancora una volta, di controllare le restrizioni che vengono adottate di settimana in settimana, per la città di Parigi sul sito Parigi.it
- Conoscenza limitata di ragazzi/e locali: Dalle restrizioni orarie e dalle lezioni online deriva purtroppo la mancanza di occasioni per fare amicizia con gli studenti francesi. L’ora dell’aperitivo, un momento per svagarsi insieme, viene a meno. Alcuni giorni si finiscono le lezioni tardi, e non rimane molto tempo per uscire.
- Difficoltà di seguire le lezioni in lingua straniera: L’Erasmus non è una vacanza ovviamente, e la maggior parte del tempo è occupata da lezioni e studio. Seguire i corsi in una lingua straniera, che sia in inglese o in francese, potrebbe essere difficile. E la difficoltà è resa più ardua dal fatto di non conoscere gli altri studenti che frequentano il corso, per confrontarsi o chiedere aiuto. Potreste trovare momenti di sconforto, come è successo a me. Ma cosa c’è di più bello che mettersi alla prova? L’Erasmus è anche questo!
- Affitti e costo medio della vita molto elevati: Al di làdel periodo di Covid, l’unico svantaggio che vedo per partire in Erasmus a Parigi anche in periodi sereni, è l’elevato costo della vita, in particolare degli affitti. Il budget, per trovare un monolocale vivibile (più di 13 m), non può essere inferiore ai 550€ al mese. Dunque la borsa di studio Erasmus riuscirà a coprire solo la metà, o un terzo dell’affitto.
Pro dell’Erasmus a Parigi ai tempi del Covid.
Ma ora passiamo ai vantaggi dell’Erasmus al tempo del Covid, ovvero ai motivi per cui non dovresti rinunciare all’esperienza forse più bella che farai nella vita, nonostante il periodo “scomodo”.
- Parigi è magica e non si finisce mai di esplorare: Parigi sorprende in tutti i suoi angoli, da quelli più turistici a quelli “oltre le solite mete”. Nonostante i bar, i ristoranti e i musei potrebbero essere chiusi, i luoghi da scoprire all’aperto (e gratuitamente) sono infiniti! Non si resta certo a corto di idee, anche dopo mesi, per vedere qualcosa di nuovo.
- Si diventa cittadini di Parigi: L’Erasmus è una possibilità di scoprire la città, assaporarla, diventarne parte ed immergersi nella sua quotidianità. Non si è più un turista occasionale del weekend, spinto dalla fretta e inglobato nel caos cittadino, ma si vive come dei veri e propri “locals”. Terrai la baguette sotto l’ascella, indosserai un tipico basco francese, comprerai dei fiori per colorare la tua stanza. Avrai il tempo di gustarti con calma ogni singolo angolo, di scoprirne di nuovi e sconosciuti, di diventare cittadino di Parigi.
- Si impara o approfondisce la lingua francese: Anche se forse sceglierai di frequentare la maggior parte dei corsi in inglese (io ne ho scelti 4 in francese e 1 in inglese, invece!), potrai iscriverti ai corsi di lingua francese forniti gratuitamente dalle università, con tanto di CFU finali. In più, le esigenze quotidiane richiedono un minimo di spirito di adattamento, e l’arte dell’arrangiarsi riuscirà a rubare qualche parola in francese anche ai più principianti!
- Tante nuove amicizie internazionali: indipendentemente dal fatto che la situazione attuale della pandemia possa limitare le amicizie locali, insieme a te ci saranno tantissimi compagni di viaggio che hanno deciso di intraprendere l’Erasmus e sono entusiasti di fare nuove amicizie. Al momento del Welcome Day, se sarà online, appuntati i nomi e cerca i tuoi nuovi compagni di avventura sui social. Sarà davvero semplice così creare un gruppo affiatato e passare bellissime giornate insieme!
E io perché ho deciso di partire in Erasmus a Parigi nonostante la pandemia ?
Non è stata una decisione semplice, ma non volevo farmi scappare l’occasione di riconquistare un po’ di libertà. Era già quasi un anno ormai che non entravo in un’aula universitaria, che non scherzavo con i miei compagni di corso e che i vari lockdown e le quarantene che si sono susseguiti mi hanno tenuta incollata ad un pc in camera mia.
Ci sarebbero state molte carte burocratiche da compilare, sarei stata lontana da persone care, ma avevo bisogno di vivere un’esperienza diversa, nuova, che mi mettesse alla prova e mi facesse respirare un’atmosfera di calma ritrovata. Sono sempre stata innamorata di Parigi, la desidero da quando ero piccolina, non potevo rinunciare a questo sogno. E sicuramente non me ne pento!
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Se ami Parigi, ti suggerisco di leggere anche Il mio itinerario del weekend a parigi!
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