Tra le montagne scoscese del Lago di Garda, danziamo a suon di ripide curve lungo la Strada della Forra. Sul versante bresciano dello specchio d’acqua, gole di roccia, ponti sospesi e azzurri panorami formano un insolito percorso, così bello da meritarsi la nomina di “Ottava meraviglia del mondo”. E con l’emozione rimasta impressa nel cuore, vi racconto la mia avventura percorrendo la Strada della Forra in auto.
È una soleggiata domenica di luglio. La gente si è spostata verso il mare e le spiagge della riviera romagnola. Ma noi non seguiamo la massa turistica, noi siamo sempre alla ricerca di luoghi “oltre le solite mete”! E allora via verso la sponda lombarda del Lago si Garda, per scoprire un luogo davvero insolito e irripetibile in tutta Italia.
La storia della Strada della Forra
Non avevo mai visto un percorso così suggestivo e non credo ne esistano di simili nella nostra Penisola. La Strada della Forra è scavata nel cuore della roccia, tra ruscelli d’acqua, fitta vegetazione e tetri tunnel. Il bello? La Strada non è stata costruita a meri scopri turistici, ma per agevolare la popolazione di Tremosine ad arrivare fino al Lago di Garda, trecento metri più in basso.
All’inizio del XX secolo, infatti il borgo era totalmente isolato, o meglio, collegato solamente da impervie mulattiere e due teleferiche. I mercanti, carichi di olio, grano e carbone attraversavano ripidi sentieri con grande disagio. Fino al momento in cui il progetto ingegneristico di Arturo Cozzaglio venne approvato grazie all’aiuto del sindaco e del parroco di Vesio. Il corso del torrente Brasa venne deviato, così da sfruttare come strada il letto che aveva scavato. Il 18 maggio 1913 avvenne la grande inaugurazione e gli abitanti di Tremosine erano finalmente liberi di raggiungere facilmente il loro amato lago.
Come arrivare alla Strada della Forra in auto
La Strada della Forra si estende lungo la SP38 da Riva del Garda a Porto di Tremosine, passando per Limone, Vesio e Pieve per un totale di 30 chilometri. Ma il tratto più spettacolare è quello che collega Pieve a Porto: 6 chilometri di pura meraviglia, tra speroni rocciosi, panorami mozzafiato e giochi di ombra e luce.
Sia che si arrivi da nord, da Riva del Garda, che da sud, da Salò, non si può non notare la grande insegna che indica l’inizio della Strada della Forra. Si trova sulla Gardesana, al bivio per arrivare a Tremosine. È lì che comincia la vera unica bellezza italiana.
Noi però percorriamo la Strada della Forra al contrario, in discesa, per ammirare il lago che pian piano compare scendendo a valle.
La bellezza della Strada della Forra
Abbiamo appena visitato il borghetto di Tremosine, una vera e propria terrazza panoramica sulla bellezza del Lago di Garda, dove lo sguardo si estende fino alle più lontane sponde venete. Con la tipica palpitazione di un bambino che non vede l’ora di scoprire il suo regalo, imbocchiamo la Strada Provinciale 38, e tra tornanti e primi tunnel di roccia, arriviamo in pochi minuti al Ristorante La Forra in Via Benaco.
Qui ammiro per pochi secondi la vita di altre persone, distese sul prato a prendere il sole o a giocare insieme ai figli. Poco oltre quel giardino racchiuso nella parete verticale della montagna, sgorga una cascata. Ma noi non lo sappiamo, e con trepidazione ci allontaniamo verso ciò che nutre la nostra fantasia.
Momento di suspance. Siamo fermi al semaforo rosso posto davanti alla prima suggestiva galleria della Strada della Forra. Cerchiamo di immaginare cosa ci aspetta oltre quella scura bocca del tunnel che fra poco ci avrebbe inghiottiti. Ricostruisco nella mia mente le righe che avevo letto, le foto che avevo guardato, i rumori che avevano descritto e creo un’immagine bellissima nella mia fantasia. Accanto a noi, scorre lento e quieto un rivolo di fiume. È ciò che rimane del piccolo torrente Brasa. Anche lui imbocca una piccola galleria a lui proporzionata, e scorre parallelo al tunnel carrabile. Se alzo lo sguardo, edere verdeggianti si arrampicano lungo la montagna e liane penzolanti dondolano selvagge come in una foresta.
È arrivato il momento. Finalmente le auto cominciano lentamente a scorrere verso il tunnel. Il rombo dei motori si accende, risuona l’acceleratore delle moto e un wow di meraviglia mi spunta dalla voce. Siamo entrati nel canyon, o meglio nel cuore della forra, una gola alta e stretta. Talvolta siamo totalmente sopraffatti dalla roccia, altre volte, il cielo si apre sopra di noi lasciando intravedere la luce e le spettacolari pareti verticali che ci sovrastano.
Qualche minuto dopo, cominciano a comparire i i primi scorci panoramici sul Lago di Garda. Seguiamo sinuosamente le strette curve aggrovigliate guidando lentamente e apprezzando ogni singolo dettaglio. La vista panoramica continua a sorprenderci e mi sento come avessi scoperto una nuova emozione, di gioia, sorpresa e contemplazione.
Ora capisco l’adrenalina di James Bond, che percorse anche lui la fantastica Strada della Forra. E capisco anche l’entusiasmo di Winston Churchill nel nominarla “l’ottava meraviglia del mondo”. Ora non resta che dirigerci verso Limone e Riva del Garda, per poi circumnavigare l’intero specchio d’acqua. E se ricapiterà, perché no, manca solo di ripercorrerla al contrario, aprendo gli occhi a nuove prospettive e respirando nuovamente il profumo fresco e umido delle sue gallerie!
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Nei miei sogni la percorro nel senso opposto al vostro. Per capire veramente di cosa si tratta bisogna viverla e respirare le emozioni che trasmette.
Grazie Nadia, c’è bisogno di sognare prima di visitare un luogo, così per arrivarci con ancora più entusiasmo😍
Percorrere la Strada della Forra in auto deve essere un’emozione unica e tu con questo articolo me lo ha infatti provare. Non mancherò una visita alla Strada della Forra!!
Certo, percorrere la Strada della Forra in auto è davvero emozionante 😍