Vi capita mai di voler trascorrere qualche giorno fuori dal mondo, lontani dalla città caotica? Immersi nelle silenziose altissime Alpi Svizzere, esiste un bellissimo Trenino rosso. È il Trenino rosso del Bernina: tra Tirano e Sankt Moritz. Col naso incollato al finestrino, attraversiamo laghi ghiacciati, rifugi, cime innevate e antichissimi ghiacciai dalla tranquillità armoniosa. Una delle ferrovie più belle del mondo, patrimonio mondiale dell’UNESCO, ci regala un itinerario pazzesco. Siete pronti? Scopriamo insieme il percorso perfetto!

Trenino rosso del Bernina. Itinerario perfetto

 

Trenino rosso del Bernina

Prima volta in montagna? Non vorrei dirlo, ma devo confessarlo. Il risultato? Ho conosciuto un’esplosione di pace e nuove sensazioni, il risveglio dei sensi della tranquillità, ormai lungi da qualsiasi frastuono quotidiano.

 Valtellina Mon Amour

Non era tardi, ma avevamo fretta. Scalpitavano proprio per iniziare la nostra giornata e il trenino rosso delle 9 in punto non ci avrebbe certo aspettato. Ma come rinunciare all’abbondante e squisita colazione: macedonia di fragole e banane, yogurt e salumi valtellinesi, torte fatte in casa…? Serena e suo marito, proprietari del Bed and Breakfast Valtellina Mon Amour, ci hanno proprio colto di sorpresa.

Ci troviamo a Piateda, 25 chilometri da Tirano, posizione onorevole per arrivare alla Ferrovia Retica.

Biglietti in tasca, mappa in mano e via! Ebbene sì, non percorreremo tutto d’un fiato il tragitto, sarebbe troppo facile e troppo poco avventuroso. C’è voluto un po’ di tempo per organizzare il percorso perfetto, incastrare orari, visitare più fermate possibili e poi salire sull’ultimo treno di ritorno da Sankt Moritz. Ma alla fine è venuto fuori un capolavoro.

Solo dopo due chilometri, passata la stazione di Campocologno, entriamo in Svizzera, quel paese dai laghi verdi in quota, i grandi boschi, le splendide vette alpine, che tanto immaginavo. E ora me lo trovo proprio lì, ad un finestrino di distanza. Siamo a Brusio ed ecco che davanti agli occhi ci passa il simbolo della tratta italo-svizzera: un’opera di incredibile ingegneria, un viadotto elicoidale che permette di attraversare un dislivello di ben duecento metri in pochi secondi. Un attimo prima siamo sotto il ponte, l’attimo dopo lo stiamo cavalcando!

Trenino rosso del Bernina: Brusio. L'itinerario perfetto

 

Il viadotto elicoidale di Brusio

Percorso col Trenino Rosso del Bernina: Miralago, prima tappa

Nessuno si ferma, solo noi. Mi viene un dubbio: avrò sbagliato ad includere Miralago nel nostro itinerario? No, per nulla e me ne rendo conto subito. Vedo i passeggeri del trenino allontanarsi lentamente, coi finestrini abbassati e i telefonini pronti a scattare una bellissima fotografia che si sono persi.

 

Turisti sul trenino scattano foto al lago di Miralago

Chiudo gli occhi, ma non riesco a replicare uno scenario così bello. I raggi del sole splendente colpiscono la superficie del lago Poschiavo, i picchi innevati si specchiano nell’acqua blu invernale, le sfumature verdi delle montagne alberate si affiancano in armonia.

Trenino rosso del Bernina: Miralago, l'itinerario perfetto

 

La splendida superficie del Lago Poschiavo

La dolce visuale ci accompagna per tutta la passeggiata, una
vecchia carrozzabile per cavalli tracciata tra le sponde del lago e la
ferrovia. Se avessimo perso il prossimo trenino, ci sarebbe passato proprio
accanto e io già immaginavo di trovarmi in uno di quei film Western ed
appendermi alla velocità della luce al treno.

Ma per fortuna, arriviamo a Le Prese, la stazione accanto, senza bisogno di diventare supereroi cinematografici e attendiamo il prossimo trenino rosso.

Percorso col Trenino Rosso del Bernina : Alp Grüm, seconda tappa.

La funivia comincia a inespicarsi su per i monti, seguendo
il loro andamento naturale. Ad ogni curva, intravedo felice la coda del treno,
e ormai, restare seduta mi è impossibile. Più si sale, più i paesaggi diventano
innevati e dopo un carosello di tornanti e tunnel, eccoci al cospetto del
ghiacciaio Piz Palü.

Alp Grum, trenino del Bernina. L'itinerario perfetto

 

Alp Grüm, al cospetto del ghiacciaio Piz Palü.

Siamo arrivati ad Alp Grüm, a ben 2091 metri di
altezza. Un ristorantino con una suggestiva terrazza è molto allettante per una
breve sosta, ma noi vogliamo restare soli. Guardo in basso e noto un laghetto
ghiacciato a forma di cuore. Mi sento così alta rispetto al resto del mondo. Ma
ora guardo in alto, i monti della Valposchiavo mi sovrastano. Sono così piccola
di fronte al cielo, questa è la verità.

“Ascolta il vento”, mi dice. In quel momento cancello ogni
altra distrazione, non esiste più nulla, solo io, lui e il silenzio interrotto
da lievi folate.

C’è una casetta, forse un rifugio abbandonato, sopra di noi. È Sassal Masone e un ripido sentiero a zeta lo raggiunge. Che salita! Diamo prova di coraggio e cominciamo ad arrampicarci sulla vetta, ma i nostri piedi sprofondano nell’alta neve. No no, non possiamo farcela e ci arrendiamo per gustarci il nostro pranzo con vista Alpi. È tempo di ripartire!

Alp Grum, Treno del Bernina.

 

Il Trenino del Bernina passa proprio sotto di noi

Percorso col Trenino rosso: Ospizio Bernina

Se le soste rigenerano corpo e mente, il tragitto in treno ricompensa gli occhi. Ci troviamo ora tra Valposchiavo e Val Bernina, tra lago Bianco e lago Nero, tra lingua italiana e lingua romancia -tedesca. Siamo a metà del viaggio!

Dal finestrino vediamo scorrere Ospizio Bernina (2253 metri), il punto più elevato dell’intera ferrovia. Qui faccio un salto nel passato: vedo i somieri che dall’Italia giungevano qui con le loro merci, tra cui il vino rosso valtellinese, e dopo aver fatto riposare i loro cavalli, riprendevano il loro lungo viaggio verso lontani paesi nordici.

Ospizio Bernina, Trenino rosso, l'itinerario perfetto

 

Ospizio Bernina, la fermata più alta della ferrovia

Percorso col Trenino Rosso del Bernina: Morteratsch, terza tappa

Mi risveglio dal torpore immaginario. Ormai siamo arrivati a Morteratsch e abbiamo solo due ore per arrivare ai piedi del ghiacciaio, tornare indietro e risalire sul trenino rosso. A tale altezza, immersi nella purezza dell’aria fresca, odo soltanto lo scrosciare del fiume circostante. Non si vede, sarà sepolto dalla neve, ma ogni attimo si alimenta delle lacrime del ghiacciaio Morteratsch. Ce lo ricordano bene i cartelli che ci accompagnano lungo la nostra passeggiata: indicano l’arretramento del ghiacciaio dal 1860 ad oggi. E in 160 anni di quanto può sciogliersi uno dei più grandi ghiacciai della Svizzera? Di ben 5 chilometri, la distanza che dobbiamo percorrere per arrivare al suo cospetto.

Morteratsch

 

Camminando verso i piedi del ghiacciaio Morteratsch

Ora davanti agli occhi, sullo sfondo del cielo più limpido, si presenta in tutta la sua maestosità un anfiteatro di montagne, capitanato dal Piz Bernina, con i suoi 4049 metri! È il trionfo del bianco, e da un momento all’altro, mi aspettavo la comparsa di una marmotta, proprio come nei documentari. Ma nulla.

Ghiacciaio di Morteratsch, Treno del Bernina, l'itinerario perfetto

 

Il bianco anfiteatro di montagne

Sankt Moritz (1856 metri), ultima tappa del percorso.

Siamo arrivati al capolinea del nostro piccolo viaggio, siamo giunti fino alla “perla dell’Alta Engadina”. Dopo circa 60 chilometri, una cinquantina di ponti e una dozzina di gallerie, concludiamo l’itinerario in una cittadina glamour e lussuosa, una galleria commerciale a cielo aperto! Passiamo accanto al costosissimo Badrutt’s Palace Hotel, alla nota pasticceria Hanselman e ammiriamo le vetrine dei grandi marchi. Sankt Moritz è tra le località svizzere grigionesi più esclusive del mondo e il suo charme non passa inosservato. Ma è il suo lago ghiacciato il vero protagonista del piccolo paese. Lo osserviamo dall’alto, ammirando i suoi confini indistinti, dissolti nella neve. Il suo fascino è una delle ultime incantevoli immagini che mi rimarranno incollate al cuore.

 

Badrutt’s Palace Hotel, Sankt Moritz

Siamo già sulla via di ritorno per Tirano e le valli lontane tra i monti cominciano a colorarsi delle luci del tramonto. Gli occhi non si staccano dal bianco panorama che pian piano si rabbuia, mentre la mente è altrove. Ripenso all’intensa, lunga giornata tra le Alpi italo-svizzere, un volo così fugace, finito troppo in fretta. Ripenso a come vorrei ripartire da capo, riniziare da dove abbiamo cominciato e vivere ancora una volta il film in cui mi trovavo. Ma domani è un’altro giorno per poter creare nuovi ricordi.

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Trenino Rosso del Bernina: il percorso perfetto tra Tirano e Sankt Moritz
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4 pensieri su “Trenino Rosso del Bernina: il percorso perfetto tra Tirano e Sankt Moritz

  • Giugno 9, 2020 alle 10:02 am
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    E’ da tanto che leggo, guardo e penso al Trenino rosso del Bernina e il tuo tragitto con le tappe mi è piaciuto proprio tanto. Credo che lo copierò presto

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    • Giugno 9, 2020 alle 10:11 am
      Permalink

      Grande!! Noi lo abbiamo fatto in Febbraio, c’era ancora un po’ di neve ed è stato veramente suggestivo. In estate invece avrai sicuramente più possibilità di sentieri percorribili

      Rispondi
  • Giugno 9, 2020 alle 9:29 pm
    Permalink

    Sono salita a bordo di questo trenino tanto tanto anni fa: un itinerario splendido che ora vorrei far vivere alla mia famiglia. Quest’estate saremo probabilmente in Valtellina e potrebbe essere l’occasione giusta!

    Rispondi
    • Giugno 9, 2020 alle 10:09 pm
      Permalink

      Certo! D’estate ci sono anche molti più percorsi che si possono fare nella natura😊

      Rispondi

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